:::->Recensione<-:::
In questo titolo impersonerete Aeran Pierce, un militare Americano a capo della squadra Eco, inviato in missione in Iraq per investigare sulla presenza di armi di distruzione di massa; una volta sul posto, Pierce non si troverà però a fronteggiare semplici soldati, bensì individui che si distingueranno per una resistenza fisica decisamente anomala. Due anni più tardi, dopo questa breve parentesi, il vostro “sporco lavoro” vi porterà in Nevada, dove, secondo quanto comunicatovi dai vostri superiori, una piccola cittadina sarà stata messa a ferro e fuoco da un gruppo di rivoltosi. Al vostro arrivo, lo scenario si dimostrerà però ben diverso da ciò che vi sareste immaginati; i vostri nemici non saranno infatti normali uomini, bensì creature deformi, dotate di poteri assolutamente fuori dal comune. Da questo momento in poi, avranno inizio una serie di scontri al limite dell’umano contro creature aliene dall’origine sconosciuta che metteranno a dura prova le vostre abilità di combattimento; i segreti che state per scoprire potrebbero cambiare la vostra vita per sempre. Siete pronti a lottare per salvare l’umanità? Che il conflitto abbia inizio!
Gameplay
Il gameplay di Blacksite, pur presentando alcuni difetti tutt’altro che trascurabili, si dimostra semplice ed immediato. Il sistema di puntamento è ben calibrato e ogni arma che deciderete di utilizzare fornirà una sensazione di “fuoco” alquanto diversa dalle altre; ciascun strumento di morte dispone inoltre di canonici mirini – che ovviamente cambieranno in base alla tipologia – che vi aiuteranno a perfezionare la vostra precisione in caso di necessità. Le armi disponibili si dividono in “convenzionali”, se così vogliamo chiamarle, come mitragliatori, fucili e fucili di precisione, e “non convenzionali”, che comprendono i vari armamenti speciali posseduti dai vostri acerrimi nemici.
Questo titolo può inoltre contare su un sistema di gestione dei compagni di squadra molto immediato, che vi permetterà di elaborare discrete strategie offensive per fronteggiare la minaccia avversaria; mediante la semplice pressione di “RB” (il tasto potrebbe variare in base alla configurazione dei tasti selezionata), avrete l’opportunità di dirigere i membri del vostro team verso una determinata posizione del territorio, uno specifico nemico su cui concentrare gli attacchi, o ancora su degli oggetti con cui solo uno dei vostri due compagni sarà in grado di interagire. Questo aspetto della meccanica di gioco rappresenterà una buona fonte di interesse che spingerà qualsiasi giocatore a provare costantemente nuove tattiche.
Il tutto è purtroppo impoverito da un’intelligenza artificiale insufficiente, che potrebbe talvolta suscitarvi rabbia e frustrazione. I vostri compagni, nonostante i comandi che deciderete di impartirgli, si comporteranno spesso in maniera inspiegabile, avanzando senza motivo nelle braccia dei nemici, o immobilizzandosi completamente mentre venite crivellati da una pioggia di proiettili. Lo stesso concetto vale purtroppo anche per i vostri avversari, i quali passeranno da situazioni di estrema abilità, dove difficilmente riuscirete a contrastarli, ad altre dove vi chiederete il perché di tanta stupidità. Un vero peccato; una via di mezzo sarebbe stata sicuramente più gradita.
Tecnicamente parlando, grazie all’utilizzo dell’Unreal Engine, questo titolo si dimostra all’altezza degli standard previsti per un prodotto di nuova generazione. Il comparto grafico, impreziosito dalla collaborazione con Susan O'Connor – già nota per aver realizzato la sceneggiatura dell’ormai celebre Gears of War – è senza dubbio uno dei maggiori pregi di Blacksite. Le ambientazioni di gioco, ben caratterizzate e curate nei minimi dettagli, si dimostrano affascinanti ed evocative per tutto l’arco dell’avventura; gli scenari si distinguono inoltre per una notevole varietà territoriale, che vi porterà a combattere in zone molto diverse fra loro come strade cittadine o ampi deserti. Gli scenari denotano inoltre uno stile molto “dark” che renderà alcuni frangenti dell’avventura davvero suggestivi. Indipendentemente dal campo di battaglia, noterete una buona interattività con gli oggetti e le strutture dell’ambiente, oltre ad una cura dei dettagli di primo piano; lanciando una granata in mezzo a delle macchine per esempio, quest’ultime esploderanno in maniera assolutamente realistica, contribuendo a dare maggior profondità alle situazioni più avvincenti. La realizzazione dei personaggi e dei nemici è anch’essa di buona fattura; ogni individuo gode infatti di una notevole fluidità nelle movenze e soprattutto nelle animazioni sia per quanto riguarda quelle relative alle fasi di combattimento, ma soprattutto per ciò che concerne le animazioni facciali.
Il comparto audio, pur raggiungendo la piena sufficienza, non si dimostra all’altezza della realizzazione grafica. Le musiche di sottofondo che vi accompagneranno nel corso dell’avventura sono piacevoli da ascoltare e adeguate alla realtà bellica proposta da Midway; lo stesso discorso si addice anche al doppiaggio – realizzato interamente in Italiano – che, pur scadendo talvolta in frasi tipiche degli action movies, appare coinvolgente e di discreto accompagnamento alle fasi di combattimento. Gli effetti sonori, compresi quelli relativi agli scontri a fuoco, si dimostrano ben caratterizzati e sostanzialmente realistici.